CHI SIAMO

Einstein diceva che l’impressione più forte della sua vita gliel’ha data
Raskol’nikov, e la seconda la scoperta della relatività.
Viktor Šklovskij

Il 21 maggio del 2005 David Foster Wallace ha tenuto un
discorso ai laureandi del Kenyon College, in Ohio. Ha
cominciato con una storiella: due pesci giovani che stanno
parlando e un pesce vecchio che passa e li saluta dicendo
«Bongiorno, com’è oggi l’acqua?» e loro si guardano e si
chiedono «L’acqua? Cos’è l’acqua?».
Un altro grande scrittore del ’900, Viktor Šklovskij, dice che
il procedimento che genera l’arte e la poesia è lo
straniamento, che consiste nella capacità di vedere il mondo
che ci circonda, banale, quotidiano, come se lo vedessimo
per la prima volta: Šklovskij sostiene che, grazie a questa
capacità degli artisti di vedere le cose come se fosse per la
prima volta, nelle opere d’arte «la pietra è pietra»; dice cioè
che il lettore, di fronte a uno scritto ispirato di Lev Tolstoj, per
esempio, non può fare a meno di dirsi: «Questa è acqua,
questa è acqua, questa è acqua».
In questo festival celebri artisti italiani e stranieri
raccontano i loro incontri con l’arte della quale sono poi
diventati rappresentanti, tracciano una specie di autobiografia
per titoli, ci dicono quali sono i libri, i film, gli spettacoli
teatrali, i concerti, le sinfonie, i quadri e i fumetti che li hanno
spinti a provare a diventare scrittori, registi, sceneggiatori,
musicisti, cantautori, pittori e disegnatori.